L’architettura di Dio

L’architettura di Dio è un progetto fotografico che ha per soggetto gli spazi delle minoranze religiose a Roma. Dopo la Chiesa Cattolica che detiene il 74.4% della popolazione totale, il rimanente 25.6% è suddiviso tra i vari movimenti religiosi; il mio lavoro quindi si prefissa di dare un’identità a questa percentuale.

La fotografia diviene lo strumento ideale per entrare in contatto con le più disparate culture, che a sua volta si dividono in sottoculture più piccole, facendo così emergere un ampio panorama espressivo determinato da una diversità religiosa che spazia da movimenti laici, alle tradizioni abramitiche e politeistiche fino alle nuove correnti del potenziale umano.

Il mio lavoro si basa anche sulla tematica dell’immigrazione, evento che riesce a far “viaggiare” la cultura di antichi paesi che finiscono per essere innestati nel territorio.

Attraverso il mio progetto viene evidenziato come alcune religioni detengono un maggior supporto finanziario che permette di costruire edifici molto dispendiosi mentre altre, avendo risorse contenute, si ritrovano in strutture più elementari.

L’architettura di Dio è una finestra a 360° gradi sulla scena religiosa contemporanea romana evidenziando realtà che molto spesso vengono tralasciate, in fondo penso che la civilizzazione di un paese si possa giudicare in base al suo dialogo con le altre religioni; perché come dice Gandhi “Dio non ha religione”.