Le Lampare di Procida

Nel Golfo di Napoli si trovano due delle isole italiane più famose, Ischia e Capri. Tra questi due colossi del turismo c’è anche una terza isola di 10mila abitanti, meno conosciuta ma non per questo meno interessante. Siamo a Procida, il piccolo comune che è riuscito ad ottenere l’ambito titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022, conquistando città molto più grandi come Ancona, Bari o L’Aquila. Entrare a Procida è un po’ come tornare indietro nel tempo: si vive ancora di pesca e si sente profumo di limoni in ogni angolo. I Procidani accolgono ogni turista, felici di vedere come la loro isola si stia affermando come una delle mete più ambite d’Italia. La bellezza di Procida risiede nelle sue tradizioni, ancora vive, come l’uso delle “Cianciole”, tipiche barche da pesca utilizzate per la pesca delle acciughe.

Oltre al folklore, Procida riesce ad affascinare ogni visitatore, grazie ai suoi paesaggi naturali e alla sua cucina. L’isola è famosa anche per il suo passato cinematografico: primo fra tutti il ​​film Il Postino, girato nel 1994 con l’ultima apparizione di Massimo Troisi e Philippe Noiret, che interpreta il poeta Pablo Neruda in esilio sull’isola. Da segnalare anche la produzione americana The Talented Mr. Ripley con Matt Damon e Jude Law o Francesca e Nunziata con Sophia Loren. La città ha un importante background in ambito marittimo, dove oggi, ma soprattutto in passato, la maggior parte degli isolani era impiegata come ufficiale di coperta o di macchina sulle navi mercantili delle maggiori compagnie di navigazione del mondo.

Così, dopo Matera Capitale Europea della Cultura 2019, il Mezzogiorno d’Italia continua a crescere sempre di più, grazie alla sua unicità territoriale amata da tutto il mondo. Ora Procida si prepara ad affrontare il 2022 come Capitale della Cultura. Per questo sono previsti 44 progetti culturali, con 330 giorni di eventi, 240 artisti che si esibiranno con 40 opere originali e 8 spazi culturali completamente rinnovati. La vittoria di questa piccola isola ha il sapore del riscatto, dove la cultura arriva anche in quei luoghi marginali, come un lembo di terra di 4 chilometri come Procida.