Uno dei record europei più importanti riguarda certamente la trasmissione della cultura. Infatti è in questa parte del mondo che si trovano le più antiche università ancora operative. La prima nel mondo occidentale è stata quella di Bologna, fondata nel 1088 è anche chiamata “Alma Mater Studiorum” (Madre Nutrice delle Università). Questo appellativo ci mostra la cultura come un qualcosa di vitale per la crescita: una sorta di nutrimento intellettuale donato a ogni studente.
Il moderno sistema universitario ha le sue radici nell’Europa medievale, l’etimologia della parola università deriva dal latino universitatem, cioè ‘il complesso di tutte le cose’, che proviene da Universus, ‘il tutto’. Grazie a questi luoghi l’Europa divenne un calderone di tante culture che si aggregarono, formando le menti che contribuirono al progredire del vecchio continente. L’architettura del Sapere mira alla documentazione di questi melting pot e in un periodo dove i valori europei sono in crisi, il mio progetto vuole celebrare le unicità del vecchio mondo.
Inoltre ogni università si pone lo stesso obiettivo, cioè la diffusione dell’istruzione, ma nonostante questo esse si differenziano totalmente l’un l’altra a causa della propria cultura e origine. In questo modo la varianza diventa preziosa per dare distinzione e per rafforzare l’identità, ed è per questo che l’Europa è il continente più visitato al mondo: tutte le diversità europee che si sono scontrate nel tempo, in modo positivo o negativo, hanno creato una delle parti più uniche al mondo. A mio avviso sono certo che questo sia anche un merito delle università, infatti, come dice un proverbio: “Se stai programmando per un anno, semina riso; se stai pianificando da un decennio, pianta alberi; se stai pianificando la vita, educa le persone “.